E l’Alfa GT coupé ….l’ultima di Bertone.
L’Alfa Romeo Coupé GT di Bertone aprì la strada alle future vetture sportive del Biscione, sin da subito premiata come “L’Automobile più bella del Mondo” alla Triennale di Milano e poco dopo con il “Trophée du Design” di Parigi entrambi consegnati a Walter Egger, il responsabile del centro stile Alfa Romeo. (Rif. Quattroruote Ed. Domus).
E che dire poi della mia GT vestita in quel bel Blu elettrico d’alta moda completa di tutto e di più , incluse strumentazione, selleria ed interni portiere in pelle nera ed in più con quel bel cambio al pavimento a leva lunga in alluminio satinato pomolo incluso . Una vera sciccheria!
Quali le qualità di quest’ultima pupilla della famiglia Alfa Romeo ? Oltre all’elevata fluidità nell’erogazione della potenza , tipica del JTS accelerando in IV e V marcia, i suoi surplus concernono l’elevato livello della tenuta di strada senza rollio in ogni tipo di curva e la grande maneggevolezza dello sterzo che unite al rombo tipico , profondo e rauco di motore e scarico, quelli tipici degli anni '70, ne fanno una numero uno nel mondo delle quattroruote a due porte.
Ma soprattutto che cosa mi dici delle missioni lavorative di quei primi ed indimenticabili anni 2000 ?? (Le foto sono tratte dal Auto Catalog Archive Alfa Romeo)
A volte a Veduggio sulle alture di Lecco per attività da svolgere lassù nell’ industria di bulloni, dadi e viteria, in una delle due qui esistenti, le cui gigantografie ti accolgono gioiose ed imponenti proprio all’entrata in paese. Impressionante !!…
Da quassù puoi ammirare e quasi toccare “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno” di Manzoniana memoria , sempre affascinante seppure ora nel decadente incanto dell’inverno ormai alle porte. Come d’abitudine la partenza è al mattino presto per riuscire ad entrare in stabilimento alle otto precise, come vuole il “Patron” .
Il Natale di quell’anno è trascorso in quel di “Lisboa” , sii proprio in Portogallo all’Hotel Meridien, con tanto di portiere dal lungo cappello a cilindro più inchino e baciamano , sempre e comunque, mattina o sera. Quante volte giriamo più volte in tondo attorno al “Praca de Pombal” il grande monumento del famoso Gran Maestro accompagnato dal leone ruggente (simbolo della città) che con sguardo altero aguzza la vista fino alla vicina Baia del porto e pure più lontano attirato dalla magnificenza dei due ponti spettacolari sul Tago: “il 25 de Abril” e “il Vasco de Gama” orgogliosi della notevole altezza delle proprie strutture emergenti da una e dall’altra parte del fiume. Poco oltre ecco Torre Belem in perfetto stile arabesco al pari del Castello di San Giorgio che dall’alto della collina domina il cuore dell’Alfama , il noto quartiere della città antica.
Tanti i ristoranti e le trattorie lungo il bel porto turistico, dove si gusta il “o’ bacalau” allietati in sottofondo dal suono struggente del fado popolare, sul far della sera. Emozionante infine il viaggio fino a Fatima, nel Nord del paese, nei luoghi dei tre pastorelli della “Basilica della Beata Vergine del Rosario” , esperienza struggente e foriera di promesse per un futuro migliore.
L’ ultima puntata è invece in Algarve, nel Sud del Portogallo, lungo la costa meridionale a visitare Faro, Vila Real de Tavira, Portimao, dove in questo periodo dell’anno le rondini nidificano e svolazzano a lungo in cielo felici e gioiose, insieme ai tanti piccolini qui appena nati.