Dalla Giulietta alla più moderna Giulia
A metà del 1966 , papà sostituisce la Giulietta con la più moderna Giulia, dallo stile più provocatorio e corsaiolo, caratterizzata da muso corto e grintoso, dal cofano discendente verso lo scudetto triangolare, il simbolo storico dell’Alfa Romeo.
Dietro la caratteristica coda tronca, mozzafiato, derivata dalle esperienze della gestione sportiva della casa, divenuta poi l’Autodelta dell’Ing.Chiti. “Disegnata dal vento” sottolineava la reclame dell’epoca.
Tutto vero! Tale soluzione permette infatti di ottenere il migliore coefficiente di penetrazione con effetti positivi in accelerazione e in ripresa. Le novità ? Il cambio ora a cinque marce con leva a cloche sul pavimento e i freni a disco, davanti e dietro: trazione posteriore come tutte le vere Alfa Romeo. Velocità max: Kmh. 168, ma “Quattroruote” nella prova su strada rileva invece 175 Kmh, effettivi !! In quella calda estate, ancora una volta in viaggio verso Montecatini Terme ma ora in Giulia grigio medio, più docile ma più scattante e con meno rollio in curva rispetto alla Giulietta.
Il tutto accompagnato in sottofondo dalla musica tipica e intramontabile del magico bialbero Alfa Romeo, il motore senza tempo, nell’ indimenticabile atmosfera magica che regna tutt’attorno in quei magici anni ’60 !
Tutti a Varazze ricordano “Sciu Sergio, U bacàn da rimessa Canale ” in bella vista a metà dello storico Corso Colombo. Anch’io ritorno spesso con la mente in questi luoghi, ripensando a quando di nascosto salivo sulla Giulia di papà e poi via di corsa in direzione del mare, fino ad Albissola Marina per un salto da Renza, la mia sorella più grande, procedendo in ogni caso sempre lentamente, pian piano, sui viali del lungomare a rimirare le bellezze circostanti. Ma non solo, anche a farsi ammirare, orgoglioso di guidare la tanto ambita Giulia, emozionatissimo, sempre desideroso di provarla ancora e ancora, ogni volta con grande cura e attenzione, come fosse una reliquia.
“Cara Giulia, quali ebbrezze e quante soddisfazioni mi hai regalato !”