Simca 1000…l’amica fedele

Quali altri episodi vorresti oggi raccontare ?  

Ad esempio quel lungo viaggio della vigilia di Natale, quando la società per cui lavoravo mi spedì nell’inatteso tour “Italo-Franco-Tedesco” , iniziando dal Lussemburgo , poi Parigi , quindi ritorno in Lussemburgo , seguito infine dal rientro a Milano, proprio il “Rally delle 24 ore “, ricordi l’avventura di Lucio Battisti ?!!.

Naturalmente essendo ormai vicino Natale non c’erano più voli disponibili,  obbligandomi pertanto a viaggiare in TEE - Trans Europe Express – fino in Lussemburgo , il che significò non  riuscire a chiudere un occhio neanche per un attimo. Appena arrivato, via di corsa alla BIL per far firmare tutti quei documenti e quindi l’immediata ripartenza per Parigi. Stavolta il viaggio avvenne con un aereo di linea e tutto filò liscio fino a destinazione . Arrivato a Parigi, subito alla Société Génerale per le altre firme , quindi il rapido ritorno in Lussemburgo. La sorpresa che m’attendeva all’aeroporto di Orly riguardava il tipo di  aereo, là fermo in un angolo della pista . Si trattava di un vecchio  monoplano a ruota fissa degli anni ‘30 che poi scoprii di persona che fosse in grado di volare solo a mezz’aria e non più in alto, accompagnato dall’ assordante “roar-roar” del motore a pistoni per tutta la durata del viaggio. Terrificante !!

Appena giunto in Lussemburgo, altra corsa a spron battuto fino alla BIL per consegnare il tutto, detto fatto. Finalmente , fatto un lungo e profondo respiro, é giunta l’ora tornare a casa. Ma le sorprese non finivano qui : per il rientro su Milano era disponibile solo un piccolo turbo-elica Lear a 10 posti. Sic, sic !,  Appena a bordo udimmo la voce del comandante annunciare che in futuro l’aereo sarebbe stato più grosso, cosa che certamente non era mia intenzione verificare !

Tutto filò  liscio fin sulle Alpi, quando l’inaspettata accensione di tutte le luci esterne catturò bruscamente  la mia attenzione , illuminando completamente le cime innevate proprio sotto di noi, quasi a toccarle. Dal mio posto appena dietro la cabina di pilotaggio scorgevo il secondo pilota che nervosamente sfogliava il manuale di volo, cercando tra le pagine chissà che cosa , ma non era finita. In prossimità di Linate sul monitor di bordo apparve il messaggio che nessuno avrebbe mai voluto vedere : nebbia fitta all’arrivo. A bordo il silenzio regnava assoluto , rotto solo dalla cantilena ripetuta del “wroom” ritmico dei due motori . Più nessuno  osava fiatare. Chiusi gli occhi , raccomandai l’anima Lassù a chi fosse in quel momento all’ascolto .

All’improvviso, poco dopo, non so come il minuscolo aereo riuscì ad atterrare . Ringraziai il mio santo protettore ed anche il comandante che nell’occasione fecero un buon lavoro.

Che notte quella notte,  così tempi addietro cantava Fred Buscaglione !!

All’aeroporto di Linate mi aspettava la fedele Simca 1000, l’ amica franco-italiana sempre disponibile ed affidabile , ricordi ?? Creata da Enrico Teodoro Pigozzi, il patron della società francese , la piccola 1000 è il frutto della stretta collaborazione con Dante Giacosa , il padre della  Fiat 600  insieme a Rudolf Hruska consulente Alfa e la matita di Revelli di Beaumont , il famoso designer.

Ecco i commenti della stampa specializzata dell’epoca : “La Simca 1000 è stata una berlina compatta economica ed ha avuto un ruolo importante nella storia dell'industria automobilistica francese. Presentata al salone di Parigi nell'ottobre del 1961, lo stesso anno della Renault 4, la Simca "mille" ottenne un ottimo riscontro da parte del pubblico, tanto che nei 18 anni di produzione totalizzò quasi 1,9 milioni di esemplari.”

 

(Scheda tecnica: motore posteriore, 4 cilindri, cc. 944 a valvole in testa, asse a camme laterale, potenza 45 cavalli SAE, poi 50 HP (horse power ) a trazione posteriore. Frizione cambio differenziale in blocco al retrotreno su telaio ausiliario , sospensioni indipendenti, anteriori con balestra trasversale, posteriori a bracci oscillanti. Il cambio con leva a cloche a 4 marce e sincronizzatori tipo Porsche, una chicca per l’epoca. Velocità massima : 125 km/h. - Dati Quattroruote, Ed.Domus)   

 

Foto tratte da Auto Catalog Archive

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