1960 - Viene presentata la Lancia “Flavia”

 

L’anno 1960 è agli sgoccioli quando, al XLII salone dell’automobile di Torino, che si tiene da 3 al 13 novembre, viene presentata la Lancia “Flavia”, auto innovativa nella produzione italiana che dividerà gli esperti del settore.

La carrozzeria, opera di Piero Castagnero, ha una linea poco convenzionale, muso importante con fari sdoppiati, grandi superfici vetrate ed un abitacolo con soluzioni raffinate.

La vettura interamente voluta da Antonio Fessia ha la trazione anteriore, secondo uno schema generale già impostato per la Cemsa Caproni del 1947 con configurazione motoristica a cilindri contrapposti per abbassare il profilo del cofano a vantaggio della visibilità, il cambio è a sbalzo, dietro al differenziale, i giunti dei semiassi hanno un doppio snodo omocinetico.

Al retrotreno, Fessia preferisce adottare un assale rigido, sospeso su due balestre parallele, per il maggior effetto autoguidante che la soluzione concede, assai simile a quella di un ponte tipo De Dion.

Il motore a quattro cilindri «boxer», è interamente fuso in alluminio in conchiglia con doppio asse a cammes nel basamento e azionamento delle valvole (inclinate con camere emisferiche) mediante aste e bilancieri.

La Flavia nasce 1500 cc di cilindrata, con tuia potenza logica per la cubatura del motore, ma non adeguata alla massa della vettura, di 78 cv a 5.400 giri.

FONTE: (Storia Lancia_BluLancia)

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